Il gorilla invisibile colpisce ancora

Aspettarsi che avvenga un evento inaspettato non aiuta ad accorgersi di eventuali altri eventi inaspettati, anzi, può peggiorare la capacità di notarli. È questo il risultato di una ricerca condotta da Daniel Simons, psicologo dell'Università dell'Illinois, che la descrive in un articolo pubblicato sulla rivista on-line ad accesso pubblico i-Perception.

Alcuni anni fa Simons e collaboratori condussero un esperimento mostrando ai soggetti testati un video in cui veniva inquadrato un gruppo di persone, alcune vestite di bianco, altre di nero, che si passavano la palla. Ai soggetti era stato chiesto di contare i passaggi di palla fra quelli in maglia bianca ignorando i passaggi fra quelli in maglia nera.

I ricercatori scoprirono che molti dei soggetti – quasi la metà – impegnati a seguire i passaggi fra i bianchi non si accorsero del fatto che durante l'azione una persona travestita da gorilla aveva attraversato il campo di gioco.

L'esperimento è diventato famoso come esempio di "cecità attentiva" (vedi video). Proprio sfruttando la notorietà dello studio nell'ambiente degli psicologi, Simons ha ora condotto un altro esperimento fra gli studenti della sua facoltà per scoprire se quelli che sapevano del gorilla prima di vedere il video sarebbero stati più propensi a notare un altro evento inaspettato aggiunto a quello stesso video.

"Ci sono due possibilità. 1) Sapere del gorilla invisibile può aumentare la probabilità di notare altri eventi inaspettati: i soggetti potrebbero cercare altri eventi sulla base delle indicazioni degli sperimentatori 2) sapere del gorilla può portare lo spettatore a cercare esclusivamente il gorilla e quando ne nota uno può finire per non osservare qualsiasi altra cosa strana accada".

Come nell'esperimento precedente, anche nel nuovo circa la metà di quanti non avevano mai visto o sentito parlare del video non si accorsero del gorilla in campo, mentre quanti erano a conoscenza dell'apparizione del gorilla in video lo notarono tutti. Tuttavia il fatto di sapere che sarebbe potuto passare il gorilla non migliorava la capacità di rilevamento di altri eventi inaspettati (vedi video). Solo il 17% di quanti sapevano del video originale si è accorto infatti di altri eventi inaspettati, mentre il 29% di quanti non avevano familiarità con l'esperimento originario riuscì a identificare uno degli altri eventi inaspettati.



"La principale scoperta è che sapere che un evento inaspettato può verificarsi non evita che non ci si accorga di eventi inaspettati. Chi ha familiarità con lo scopo e le conclusioni dello studio originale, per cui si possono perdere eventi ovvi se l'attenzione è focalizzata altrove, può non accorgersi di altri eventi evidenti in quello stesso contesto, pur sapendo che l'esperimento è condotto per ingannarli", ha concluso Simons.

Riferimenti
HSimons D.J. (2010). Monkeying around with the gorillas in our midst: familiarity with an inattentional-blindness task does not improve the detection of unexpected events. I-Perception, 1(1), 3-6. Scarica il pdf